benessere, psicologia, salute

“Chi ha bisogno di andare dallo psicologo?”

Questa la domanda che mi è stata posta qualche giorno fa mentre chiacchieravo con una persona conosciuta da poco. La mia risposta (più suggerita dalla pancia che dalla testa) è stata: “per un motivo o un altro, in un periodo o un altro, abbiamo tutti bisogno di uno psicologo”, dettagliando poi le motivazioni del mio pensiero.
Il giorno successivo ho deciso di porre la stessa domanda a qualche amico. Le risposte sono state, seppur in termini differenti, simili alla mia. Ne riporto due:
“Secondo me ne avremmo bisogno tutti. La mente è un marchingegno che va sempre indirizzato e che potremmo imparare ad utilizzare al meglio (grazie allo psicologo)”; “Ognuno di noi dovrebbe concedersi questa opportunità nella vita, per superare difficoltà o un disagio. Penso anche possa servire a conoscersi meglio”.
Qualcuno mi ha detto che non ha mai consultato uno psicologo per mancanza di fiducia, qualcun altro per motivi economici.

 Molte persone che si trovano al primo appuntamento nello studio dello psicologo affermano di non aver mai pensato di averne bisogno, finché qualcuno (medico di famiglia, familiare, amico ecc.) non ha consigliato loro di aprire la porta a questa strada, per concedersi la possibilità di affrontare una determinata difficoltà.
Chi sente di averne bisogno tende a volte a rimandare, considerando la cosa una perdita di tempo, o dando priorità ad altri percorsi “compensatori”. Magari si preferisce andare in palestra, pensando di scaricare lo stress e non pensare al problema, oppure fare affidamento ad un amico che possiede un alto livello di empatia e buona capacità di ascolto.

“Lo psicologo è per le persone malate”, sicuramente è uno dei più comuni pregiudizi che ruotano intorno a questa professione e tanti altri vagano nella mente delle persone comuni. Si ha paura di essere in qualche modo etichettati e giudicati, quindi si chiude il capitolo e si va avanti. E poi c’è chi trova veramente difficoltà a chiedere aiuto, per diversi motivi; qualcuno considera la richiesta di aiuto come un fallimento, per l’incapacità di riuscire a risolvere i propri problemi da solo.
In poche parole, chi in fondo crede di averne bisogno e comunque rimanda, lo fa per i più disparati motivi.
Quindi capita spesso che una persona arrivi dallo psicologo solamente quando i sintomi del disagio, di qualsiasi natura, sono diventati ingestibili e dannosi per la propria vita.

Allora…in quali situazioni è utile lo psicologo?

Ci si può rivolgere ad uno psicologo quando si prova disagio e sofferenza per eventi che possono accadere nell’arco della vita, come ad esempio una separazione, un cambiamento improvviso, un lutto, o un qualsiasi altro evento vissuto come un trauma; oppure quando si ha a che fare con sintomi specifici come ansia, insonnia, forti sbalzi d’umore, panico, eccetera. O ancora quando si sta vivendo  una situazione delicata e particolare e si desidera il sostegno di una persona esperta, per sentirsi più tranquilli nell’affrontare tale periodo.vignetta-psicologia
Lo psicologo non ha sfere di cristallo, tantomeno una bacchetta magica per far svanire con un tocco il dolore dalla vita di una persona. Ha però delle competenze che gli permettono di  ascoltare il disagio riportato dal paziente, osservarlo da più angolature, per poi, in un percorso condiviso, favorirne la trasformazione. Può aiutare a comprendere perché capita di sentire una certa sofferenza e “normalizzare” alcuni comportamenti che si mettono in atto in determinate situazioni, ma che fanno sentire l’individuo strano, “sbagliato” e solo. Inoltre aiuta la persona a ritrovare le proprie risorse personali che occorrono per affrontare un problema specifico o trovare nuove strategie per superare un trauma mai sperimentato prima.
Si può ricercare il sostegno di uno psicologo anche solo per avere un confronto, per comprendere meglio cosa sta accadendo in un determinato periodo della vita, per poi essere in grado di affrontarlo al meglio. Ci si può sentire liberi nel dare spazio all’espressione dei propri pensieri e delle proprie emozioni con una persona che non fa parte della rete familiare e sociale e che allo stesso tempo non esprime giudizi.
In generale, andare dallo psicologo vuol dire prendersi cura di sé, imparare a volersi bene e intraprendere un viaggio dentro sé stessi, aprendo delle stanzine che magari non si conoscevano e che contengono dei tesori che rendono ancora più preziosa la vita.
E capita di sorprendersi quando, a fine percorso, ci si rende conto che il lavoro più grande è stato svolto grazie alla forza delle proprie gambe.

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